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Fondi archivistici

Avvertenza – Nella descrizione dei fondi si sono indicate nell’ordine: a) la busta; b) il fascicolo; c) l’eventuale sottofascicolo (in rientro e in corpo minore)

Fondo Energia Elettrica

Il materiale consiste essenzialmente in copie fotostatiche di documenti (relazioni, lettere, statuti di cooperative e di società per azioni ecc.) sulla nascita e sullo sviluppo del settore idroelettrico valligiano. Gli originali sono depositati presso l’Archivio di Stato di Brescia; il Consorzio idroelettrico di Edolo-Mù; l’Archivio Enel di Cedegolo; l’Archivio Enel del Compartimento di Milano; l’Archivio della famiglia Bertolini (Breno); gli Archivi comunali di Borno, Breno, Cedegolo, Cevo, Darfo, Edolo. (Fondo Energia Elettrica)

Fondo “Disastro del Gleno”

Il 1° dicembre 1923 il crollo della diga del Gleno provocò la morte di 500 persone e ingenti danni materiali; il governo affidò al sottosegretario alla Guerra Bonardi l’incarico di seguire la vicenda; alla sua scomparsa il copioso materiale raccolto nel corso dell’indagine rimase depositato a Brescia, presso l’archivio di famiglia: questo fondo consiste in buona parte nelle fotocopie di quei documenti, che includono essenzialmente materiale processuale e pratiche relative al rimborso dei danni provocati dal sinistro. Per ulteriori notizie sul materiale in questione cfr. il n. 2 dei “Quaderni di Appunti”, pp. 15-20. (Fondo disastro del Gleno)

Fondo “Miniere e forni fusori”

Giancarlo Maculotti ha consultato e fotocopiato presso gli Archivi di Stato di Brescia e di Bergamo, l’Archivio Panzerini di Cedegolo, l’Archivio parrocchiale di Cemmo, alcuni archivi comunali e privati documentazione sul settore minerario camuno tra la metà del secolo XVIII e la fine del Novecento. Il volume I Signori del ferro, edito dal Circolo Ghislandi, contiene le risultanze degli studi di Maculotti sulla protoindustria valligiana e si avvale per l’appunto del materiale ora depositato nel nostro Archivio. (Fondo Miniere e forni fusori)

Fondo Livio Tovini

Livio Tovini (1876-1951) fu a inizio secolo il promotore e il principale dirigente dell’associazionismo cattolico valligiano; nel 1909 e nel 1913 venne eletto deputato del Collegio di Breno e nel dopoguerra rivestì un ruolo di rilievo nazionale nel Partito popolare, anche se divergenze con la Giunta diocesana di Brescia e con alcuni dirigenti provinciali del PPI lo costrinsero a trasferire in Veneto la propria attività politica. Rieletto al Parlamento nel 1919, nel 1921 e nel 1924, aderì al regime fascista. Il Fondo contiene copia di materiale sulle vicende socio-politiche camune dei primi anni del Novecento, degli interventi parlamentari dell’on. Tovini, del suo libro sul PPI, di carteggi e di polemiche con gli avversari laicisti ecc., in gran parte fotocopiati dall’Archivio della famiglia Tovini. Presso l’Archivio sono altresì depositate le registrazioni del Convegno di studi su Tovini organizzato dal Circolo Ghislandi il 15 maggio 1993. (Fondo Livio Tovini)

Fondo Ratti

Nella seconda metà dell’Ottocento l’avv. Giuseppe Ratti e il figlio Francesco gestirono un importante studio legale milanese, specializzato in cause commerciali. Ad inizio secolo l’archivio di famiglia venne trasferito a Esine, dove gli eredi Ratti possedevano una tenuta agricola. Il signor Gino Moglia, rinvenuto in una cassapanca il copioso materiale cartaceo, ne fece donazione al Circolo Ghislandi. La ricca documentazione – consistente in atti e memoriali processuali, con incartamenti allegati – presenta notevole interesse per la ricostruzione delle attività commerciali e industriali milanesi nel primo trentennio postunitario, con speciale riferimento a fallimenti e a controversie di vario genere. (Fondo Ratti)

Fondo Mutualità

Grazie a Carlo Salvetti, compianto vice-presidente della Società Operaia di Breno, una parte dell’archivio del sodalizio camuno si è potuta salvare dal degrado ed offre un quadro del tessuto organizzativo laico bresciano. Il Fondo Mutualità comprende corrispondenze, statuti e documenti vari di sodalizi previdenziali e cooperativistici tra la fine del secolo scorso e l’inizio del Novecento. Assai nutrita la sezione sull’associazionismo camuno e brenese in particolare, di rilievo fondamentale per lo studio della società camuna nella fase liberale. (Fondo Mutualità)

Fondo Valcamonica tra Otto e Novecento

In questo fondo si è riunito materiale eterogeneo, in gran parte relativo al periodo compreso tra l’unificazione nazionale e lo scoppio della grande guerra. Di estremo rilievo, per la storia del settore scolastico valligiano, il materiale sulla Scuola tecnico-professionale brenese: fondata nel 1863, attraversò diversi momenti di crisi, con chiusure più o meno prolungate, finché venne rinnovata e rilanciata nel 1921 dall’Amministrazione municipale guidata da Guglielmo Ghislandi. (Fondo Valcamonica tra Otto e Novecento)

Fondo Carlo Salvetti

Carlo Salvetti (Breno, 1904-1985) nel secondo dopoguerra fu per quasi un ventennio segretario dell’on. Ghislandi e principale organizzatore del PSI in Valcamonica. Negli ultimi anni di vita affidò al Circolo Ghislandi il materiale d’interesse storico in parte ricevuto dal deputato socialista, in parte rinvenuto nella propria abitazione (già di proprietà del notaio Vielmi), in parte recuperato fortunosamente (ad es. le carte del PNF brenese, requisite nei giorni della liberazione) e in parte accantonato nel corso della sua lunga attività politica, che lo vide assessore e consigliere comunale di Breno dal 1945 sino all’inizio degli anni Ottanta. Di rilevante interesse il materiale sull’organizzazione politica socialista dalla fine della seconda guerra mondiale alla scissione social-proletaria del 1962, per la ricchezza di indicazioni sulla vita politica valligiana. (Fondo Carlo Salvetti)

Fondo Partito comunista italiano

In Valcamonica la presenza politica del PCI iniziò ad avere un certo rilievo soltanto verso la fine degli anni Sessanta, in quanto precedentemente il radicamento della tradizione ghislandiana rendeva il PSI l’essenziale punto di riferimento della sinistra valligiana. Questo materiale comprende documenti del Partito comunista dalla metà degli anni Sessanta sino al 1991, ovvero allo scioglimento del PCI, e consente di ricostruire l’attività delle singole sezioni. (Fondo Partito comunista italiano)

Fondi PDS e Rifondazione Comunista

Documenti politici e volantini sulla situazione valligiana delle due formazioni di sinistra, sorte dalle ceneri del PCI dopo lo scioglimento del partito. (Fondi PDS e Rifondazione Comunista)

Fondo Partito Socialista

L’arco cronologico del materiale si estende – ma in modo non omogeneo – dai primi anni Sessanta a tutti gli anni Ottanta, intreressando la fase apertasi con la difficoltosa ricostruzione della rete politico-organizzativa del PSI dopo la fuoriuscita dei “ghislandiani” (entrati nel PSIUP), culminata nell’affermazione anche in sede locale della formula di centro-sinistra e infine contrassegnata dalla dissoluzione del Partito in seguito alle note vicende nazionali. Di particolare rilievo il materiale sulla sezione di Breno, centro propulsivo della rete organizzativa socialista in Valcamonica. (Fondo Partito Socialista)

Fondo Movimenti Autonomisti

Questo fondo, centrato sull’origine e lo sviluppo dei movimenti autonomisti, federalisti e indipendentisti nell’area lombarda, presenta numerose lacune a causa dell’indisponibilità delle sezioni locali della Lega Nord a consegnare copia del materiale (giornalini, volantini…) prodotto.  (Fondo Movimenti Autonomisti)

Fondo Attività sindacale

Questo Fondo raccoglie documenti della Camera del Lavoro e della Confederazione CGIL-CISL-UIL comprensoriale, oltre che materiale prodotto dai vari Consigli di Fabbrica. La documentazione è ordinata per categorie e consente di seguire lo sviluppo delle principali vertenze contrattuali. Dall’inizio degli anni Ottanta in avanti il Fondo è abbastanza omogeneo e completo; tra le questioni di rilievo qui documentate vi sono l’iniziativa per il riconoscimento dei diritti sindacali nelle piccole aziende e alcune indagini sulla condizione lavorativa femminile. (Fondo Attività sindacale)

Fondo Nuova sinistra

La parte preponderante del Fondo riguarda gli anni Settanta e documenta l’attività del Movimento Studentesco, dell’emittente radiofonica brenese “Radio Ape”, del Partito di Unità Proletaria, del gruppo “Il Manifesto”, di “Lotta Continua” e di altre formazioni minori presenti in Valcamonica. Il materiale è preminentemente ricollegabile a esperienze maturate nelle scuole superiori e nelle principali fabbriche della media-bassa vallata. (Fondo Nuova sinistra_anni 70 e attività Movimento studentesco e attività Valle Camonica)

Fondo ACLI

Materiale sull’organizzazione valligiana dell’Associazione cattolica lavoratori italiani nella Media Valcamonica, nella fase della “svolta a sinistra”. (Fondo ACLI)

Fondo Nuova Sinistra

Materiale prevalentemente legato a realtà studentesche e a circoli di paese (Fondo Nuova Sinistra_ realtà studentesche e circoli di paese)

Fondo Milani-Nuova Sinistra

Pier Luigi Milani ha raccolto un migliaio di volantini e documenti della sinistra extraparlamentare camuna degli anni 1970-1979, rilegati in 10 volumi secondo un criterio cronologico. Per quanto riguarda le organizzazioni politiche qui considerate, una metà del materiale riguarda il Movimento Studentesco / Movimento Lavoratori per il Socialismo. Una dettagliata descrizione del Fondo è stata pubblicata dal curatore nel n. 15 di “Appunti”: Un fondo… poco bilanciato. Una raccolta di volantini e documenti degli anni Settanta, pp. 10-16. (Fondo Milani-Nuova sinistra

Fondo Union Carbide Forno Allione

L’ultimo atto del Consiglio di fabbrica dell’Union Carbide, alla chiusura definitiva del complesso industriale di Forno Allione (1995), è stato la consegna al nostro Circolo dell’Archivio sindacale, grazie alla sensibilità di Albino Ferrati. Si tratta di documenti di rilievo fondamentale per la ricostruzione delle vertenze aziendali e della condizione operaia nel maggiore stabilimento della media Valcamonica. Di particolare rilievo la sezione sulla salute in fabbrica. (Fondo Union Carbide Forno Allione)

Fondo Sindacale Camera del Lavoro (fondo sindacale_camera del lavoro)

Fondo GISAV

Il Fondo comprende vario materiale sulle sperimentazioni didattiche del GISAV (Gruppo Insegnanti per una Scuola Alternativa, in Valle Camonica), negli anni Settanta e Ottanta: in grande prevalenza giornalini scolastici, ricerche e unità didattiche. L’esperienza realizzata da questo gruppo di maestri nelle scuole elementari valligiane, collegata con le iniziative del Movimento di Cooperazione Educativa, rappresenta il primo intervento educativo di matrice laico-progressista nella scuola dell’obbligo camuna. (Fondo GISAV)

Fondo Scuola (Fondo Scuola)

Fondo Comunità Montana di Valle Camonica (Fondo Comunità Montana di Valle Camonica)

Fondo Amministrazioni comunali (Fondo Amministrazioni comunali)

Fondo Biblioteche (Fondo Biblioteche)

Fondo Associazioni(Fondo Associazioni)

Fondo Cultura

Materiale eterogeneo, su manifestazioni culturali organizzate in Valcamonica dalla fine degli anni Settanta in avanti da parte di enti pubblici e di gruppi vari. (Fondo Cultura)

Fondo Parco dell’Adamello (Fondo Parco dell’Adamello)

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