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Le note felici di Gadda dal fronte dell’Adamello

Carlo Emilio Gadda nel 1915 in trincea con la «macchina» come chiamava lui la mitragliatrice

articolo Bresciaoggi 06.04.2016

C’è un Carlo Emilio Gadda soldato che scrupolosamente tenne un diario che lo accompagnò per l’intera stagione della «sua» guerra, fino alla disfatta di Caporetto, all’arresto, alla prigionia in Germania e al definitivo ritorno a casa. Annotazioni, memorie, cronache che rimasero custodite in un cassetto per quasi quarant’anni, fino al 1955, quando furono pubblicate, sebbene parzialmente. Servirono altri dieci anni perché «Il giornale di guerra e prigionia» fosse stampato integralmente, comprensivo delle pagine che il ventiduenne allievo ufficiale degli Alpini dedicò alla sua permanenza in alta Valle Camonica, iniziata nell’agosto del 1915 in veste di volontario di supporto mescolato alle migliaia di suoi coetanei spediti a combattere sul fronte della guerra bianca sull’Adamello. (…)

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Mauro Zappa
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