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La terza età della Resistenza

la terza età della resistenza

novità assoluta reperibile presso il Circolo Ghislandi

prezzo di copertina  € 20 – scontato per i soci  € 12

Le pagine di questo libro sono il frutto di un grande impegno di indagine, rilettura e documentazione, compiuta da due autori che prendono le distanze dagli “storici e ricercatori di ben altra taglia” e che a me paiono essere piuttosto autentici “ricercatori di verità storiche”. Leggendo il lettore andrà gradualmente scoprendo una prateria immensa di testi, di fatti, di idee, in mezzo ai quali Tullio Clementi e Gigi Mastaglia hanno profuso le mani e fatto una grande messe. Alcune osservazioni quasi conclusive. È questo un libro originale, sia nel metodo che nel contenuto. Quanto al metodo: si propone, a parole, di essere, in parte, una sorta di antologia, e cita illustri esempi editoriali cui vorrebbe “umilmente” ricondursi, ma non lo è. Non è una antologia. In verità i numerosi testi non vengono semplicemente riportati in stralcio, ma sono profondamente riletti e radicalmente reinterpretati. Un metodo assolutamente nuovo, quindi, che non ha modelli di riferimento, quanto meno che io conosca. Ogni testo viene dunque assunto, a prescindere da quando e da dove sia stato composto, in una sorta di “contemporaneità”, filtrata ed amalgamata dalla sensibilità dei due autori. Da un piano diacronico ad uno sincronico, direbbero i linguisti. E quanto al contenuto: il lettore non faticherà a trovare, nelle varie sezioni del libro, il filo ininterrotto di un sentiero che si alimenta di grande equilibrio e prudenza di giudizio, di onestà intellettuale, di sincerità, di ricerca della verità ad ogni costo, di rispetto umano nei confronti di chiunque, di adesione intima, a volte dolce a volte molto sofferta, ai fatti narrati, e, infine, una intima e meditata condivisione di quei valori che sottendono una stagione tragica e convulsa quale fu quella della Resistenza. La terza età di cui parlano i due autori a me pare, per le suddette ragioni, essere soprattutto marcata da quella “saggezza” che il tempo dona a chi studia con pazienza, con cuore sgombro e mente onesta le vicende umane. È innegabile che questa “terza fase”, che può richiamare anche la vecchiaia e le sue deficienze, abbia portato a qualche storico i disturbi dell’alzheimer, che induce a dimenticare l’insieme per ricordare ed esaltare a dismisura il singolo particolare episodio. Ma questo non è certo il caso dei nostri autori. Tutt’altro. 

Dalla prefazione di Paolo Franco Comensoli

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