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Cento anni di montagna

TGR Ambiente Italia del 27/12/2014

La montagna intesa come luogo di vita, di natura e di paesaggi incantati, ma anche terra di divisione e di confine, dove si è combattuto e si è decisa la storia di interi popoli. A cento anni dallo scoppio della prima guerra mondiale, “Ambiente Italia” – il settimanale della Tgr curato e condotto da Beppe Rovera, in onda sabato 27 dicembre alle 12.55 su Rai3 – ripercorre gli itinerari della memoria, analizza la situazione odierna e traccia le possibiliprospettive delle nostre aree montane. In studio, tra gli ospiti, il giornalista Roberto Mantovani, alpinista e studioso di montagna, Federica Corrado, ricercatrice del Politecnico di Torino e presidente italiana di Cipra (Commissione internazionale per la protezione delle Alpi) ed Enrico Borghi, presidente dell’Uncem, a capo della neo costituita “Commissione per le politiche della montagna” dell’Anci. In collegamento da Roma, Carlo Alberto Pinelli, regista, ambientalista, alpinista, co-fondatore dell’Associazione Mountain Wilderness International, autore del recente film “La storia di Cino. Il bambino che attraversò le montagne”, realizzato sulle Alpi Marittime. La montagna è anche museo a cielo aperto, con i camminamenti, le trincee, i baluardi e i ripari scavati dai soldati nella roccia. “Ambiente Italia” ci porta in val di Susa, vicino a Bardonecchia, dove sorge la più grande fortificazione delle Alpi Cozie, il forte Bramafam, costruito alla fine dell’Ottocento, adibito a campo di prigionia per gli austriaci nella Grande Guerra, avamposto tedesco dal ’43 al ‘45, gestito oggi dall’Associazione per gli Studi di Storia e Architettura Militare. Il viaggio prosegue, poi, da Nord a Sud, fino al Vesuvio, ripreso dalle telecamere degli Alleati nel ’44, durante l’ultima eruzione. Qui il vulcanologo americano Flavio Dobran, che ha ipotizzato una futura disastrosa esplosione con un milione di vittime, ha incontrato gli studenti dell’Istituto Francesco d’Assisi – Don Bosco di Torre del Greco, città che si trova nella zona rossa, quella più a rischio in caso di eruzione. La colonna sonora della puntata è affidata al coro degli Alpini dell’A.N.A. di Torino che intoneranno strofe di canzoni che ci riporteranno indietro nel tempo.


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