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Archivio articoli per la categoria musica.

Spettacolo in Valcamonica con Alessio Lega

Uno spettacolo in Valcamonica con Alessio Lega e i bellissimi quadri-ritratti di grandi blues-man di Bruno Zoppetti Da Woody Guthrie alle miniere: canti e ritratti di libertà e di festa
Il primo di Aprile al Museo dell’Energia Idroelettrica di Cedegolo (Val Camonica, in Provincia di Brescia) per presentare uno spettacolo musicale appositamente ideato per interagire con la Mostra di Bruno Zoppetti. Sono ritratti, quelli di Bruno, a noi molto cari perché ripercorrono rughe bruciate dal sole, sguardi torvi, strumenti messi assieme con corde da bucato e scatole di latta… è una mostra di immagini di grandi bluesman e folksingers (Leadbelly, Woody Guthrie, ecc.) e cantori della generazione successiva (Phil Ochs). Ma questa non è solo una mostra eminentemente artistica o musicale, questi furono i cantori del lavoro, del nomadismo occupazionale, delle durissime lotte per i diritti… questi ritratti ci riportano all’esperienza delle nostre campagne, dei nostri monti e miniere. Abbiamo appositamente costruito per questa mostra un intreccio di canti di festa e di lavoro, dove la tradizione anglo-americana (Guthrie, Seeger, MaColl, Dylan, Ochs) si intreccia ai canti dei minatori della vicina Val Trompia e della Maremma di Bianciardi, e prova a buttare un ponte sull’oggi con le canzoni di Della Mea, e quelle che vado componendo io stesso. Fisarmonica e chitarra dunque, per urlare di rabbia e di gioia, per ballare e per lottare, che nella vera tradizione sono forse la stessa cosa.

Fotogallery e relazioni Convegno L’Italia in trincea. La “Grande” guerra tra realtà e mitologia

Luf e la Grande Guerra

BRESCIAOGGI  23-10-2014

Luf e la Grande Guerra

Al progetto ha collaborato anche Massimo Priviero  che ha arrangiato i brani e interpretato «Il testamento del capitano» oltre a «La strada del Davai»

I Luf propongono in chiave combat rock brani della Grande Guerra

I Luf propongono in chiave combat rock brani della Grande Guerra

I Luf cantano le memorie della Grande Guerra con un ospite di assoluto riguardo come Massimo Priviero: questi gli estremi del nuovo progetto della folk-band camuna, pronta a sbarcare nei prossimi giorni sul mercato con il nuovo, particolarissimo cd «Terra e Pace» (sottotitolo: 1915/2015 Cent’anni di Gratitudine).
Il disco verrà presentato ufficialmente sabato 8 novembre al teatro Creberg di Bergamo, a conclusione di una giornata di iniziative dedicate al centenario del primo conflitto mondiale. Ad un anno di distanza dalla pubblicazione dell’ultimo lavoro di inediti «Mat e Famat», i lupi della Valle Camonica sono quindi nuovamente in pista con un disco concepito, raccontano loro stessi, «davanti ad un piatto di polenta e ad un bicchiere di vino»: al tavolo, oltre al leader della band Dario Canossi, c’erano Tino Manzoni dell’associazione Soffia nel Vento di Bergamo e, per l’appunto, il rocker veneto Massimo Priviero, non nuovo a collaborazioni bresciane visto che poco tempo fa ha realizzato con il violinista Michele Gazich l’album «Folkrock».
L’imminente centesimo anniversario della Grande Guerra è stata la molla che ha fatto scattare ai tre l’idea di rivisitare in chiave folk rock i grandi canti della tradizione alpina legati all’epopea della Prima Guerra Mondiale. Così, tra una data e l’altra del loro tour estivo di oltre 40 concerti in tutta Italia visti da più di 40 mila spettatori, i Luf hanno trovato anche il tempo di tornare in sala d’incisione al Mixaglia Studio, in provincia di Lecco, dove insieme a Priviero hanno riarrangiato e registrato le loro personali versioni di otto celebri canzoni : la scelta è caduta su «O Gorizia tu sei maledetta», «Sul cappello», «In cima al Tonale», «La tradotta», «Addio mia bella addio» (che peraltro risale al Risorgimento), «Era una notte che pioveva», «O Angiolina bela Angiolina» e «Ta pum».
La tracklist è completata da altre quattro canzoni in tema: i Luf propongono le loro «Fiore amore disertore» e «Barbos, barbel, barbù», mentre Priviero è presente anche con «La strada del Davai» ed una sua personalissima interpretazione de «Il testamento del Capitano». Gli arrangiamenti hanno puntato ad unire l’energia combat folk del gruppo, l’impatto rock di Priviero e le melodie dei cori di montagna con ampio utilizzo di strumenti come violino, fisarmonica e banjo.
«Si tratta di canti che tutti abbiamo sentito almeno una volta nella vita – spiegano i Luf-. Canzoni che da un lato rievocano i periodi bui della nostra storia, dall’altro ricordi d’infanzia. Ma soprattutto sono i racconti dei soldati che durante la Grande Guerra hanno combattuto».
«Terra e Pace» è stato registrato in presa diretta e mixato da Simone Pirovano; è stato masterizzato a Londra da Stefano Civetta, ex-fisarmonicista dei Luf trasferitosi in Inghilterra.

Claudio Andrizzi

Serata finale Concorso “le Parole che cantano”

FLYER_04102014

L’ASSOCIAZIONE SORGENTE IDEA mette a disposizione dei talenti in gara una vetrina per farsi conoscere dal grande pubblico e dagli addetti ai lavori.

I vincitori delle due categorie in gara (categoria testi e canzoni) sono stati selezionati da una giuria di qualità composta da musicisti, docenti e giornalisti del panorama musicale e verranno premiati durante la serata di sabato 4 ottobre.

Durante l’evento i vincitori si esibiranno in anteprima per il pubblico presente in sala.
Presidenti di giuria saranno due grandi nomi della musica italiana: FRANCO CERRI e PAOLO JANNACCI, che si esibiranno sul palco con i brani del loro repertorio