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Un ciclo di incontri con l’autore a Breno al Palazzo della Cultura

Il circolo culturale Ghislandi presenta un ciclo di incontri con l’autore. Le presentazioni librarie si terranno presso il Palazzo della Cultura a Breno.

locandina presentazioni librarie marzo-aprile 2014 _circolo ghislandi

1) Incontro 6 marzo 2014 ore 20.30: Gianfranco Porta

Amore e libertà. Storia dell’AIED di Gianfranco Porta – 2013 – Ed. Laterza (Percorsi Laterza) . Il libro ricostruisce la storia dell’Associazione Italiana per l’Educazione Demografica e più in generale il difficile cammino che ha portato all’abrogazione delle norme di legge che vietavano la propaganda e la vendita dei contraccettivi nel nostro paese. Fondata a Milano nell’autunno del 1953, sostenuta da autorevoli esponenti della cultura laica e democratica, come Gaetano Salvemini, Ernesto Rossi, Riccardo Bauer e Alessandro Galante Garrone, finanziata da Adriano Olivetti, l’AIED si batte subito per il controllo delle nascite, per una sessualità liberata dal timore di gravidanze indesiderate, contro l’aborto clandestino e le conseguenze di una crescita incontrollata della popolazione sulla società e sull’ambiente. Per tutti gli anni Cinquanta la sua azione è oggetto degli attacchi incrociati del mondo cattolico, dei fogli di destra e della stampa comunista. Il primo mette in guardia contro l’immorale e delittuosa campagna per la limitazione delle nascite e invita alla mobilitazione contro l’AIED vista come un cavallo di Troia dei protestanti in un paese cattolico. I secondi l’accusano di pornografia e di essere uno strumento della sinistra egemonizzata dai comunisti. Questi ultimi sostengono che gli esponenti dell’associazione sono agenti dell’imperialismo che vogliono fiaccare la spinta rivoluzionaria decimando le file del proletariato. Il libro descrive i caratteri e l’attività dei consultori, la nascita del Cisa, la battaglia per la legalizzazione dell’aborto, le originali campagne pubblicitarie dei contraccettivi condotte dall’AIED su “Grand Hotel” e con fotoromanzi prodotti in proprio. È la storia di una piccola associazione, ma anche del contrastato processo di modernizzazione e di crescita civile del paese.                               

2)  Incontro 20 marzo 2014 ore 20.30: Roberto Chiarini

Alle origini di una strana Repubblica. Perché la cultura politica è di sinistra e il Paese è di destra di Roberto Chiarini 2013 – editore Marsilio. Agli albori della Seconda Repubblica era radicata la convinzione di vivere una svolta epocale: dopo la “democrazia bloccata” sarebbe arrivata la “democrazia dell’alternanza”, dopo la “repubblica dei partiti” la “repubblica dei cittadini”. Cosi non è stato. A vent’anni di distanza scopriamo che la democrazia non si è affatto compiuta, che la corruzione non è stata debellata, che la crescita si è addirittura rivoltata in recessione. Cosa non ha funzionato? Per rispondere a questa domanda – sostiene Roberto Chiarini – è utile tornare alle origini della Repubblica, alla ricerca di quei tratti genetici che, se nell’immediato hanno consentito di creare dal nulla le basi di una democrazia industriale di massa, nel lungo periodo ne hanno fatto emergere gravi disfunzioni. Il libro si sofferma sulla nascita della nostra democrazia, mettendone in evidenza alcuni tratti originali. Primo: manca da sempre un “accordo sui fondamenti”, per cui il gioco politico si sviluppa costretto tra due opzioni delegittimanti estreme, l’antifascismo e l’anticomunismo. Secondo: destra e sinistra sono state (a diverso titolo e con modalità differenti) sì protagoniste, ma incapaci di avanzare una propria candidatura autonoma alla guida del Paese. Terzo: resiste nel tempo una difficoltà strutturale a risolvere la stridente asimmetria esistente tra “paese reale” e “paese legale”. 

Italiani a regime. Sofferenze e rinunce prima della Liberazione (1943-1945) di Roberto Chiarini e Elena Pola – 2013 – editore Mursia. Uno spaccato dell’Italia negli ultimi concitati anni della Seconda guerra mondiale e al tempo della Repubblica di Salò, visto non dalla parte delle istituzioni e dei soldati, ma da quella della gente comune che si è trovata a dover sopravvivere sotto le bombe, ad affrontare privazioni, sofferenze, drammi, materiali e morali, di una delle più drammatiche pagine della nostra storia. Per non soccombere la popolazione italiana, stremata dalla guerra e dalla pressione del regime, si inventa occasioni di evasione con svaghi, passatempi, divertimenti commisurati alle proprie possibilità economiche: dal cinema ai fumetti, dallo sport al teatro, non esclusa la frequentazione delle “case chiuse”. Il volume, corredato da tre inserti, si presenta come un racconto visivo, affidato a fotografie, pubblicità, manifesti di propaganda di un’Italia oppressa da rinunce insopportabili e, proprio per questo, anche bisognosa di riconquistare spazi di ricreazione per ritrovare un’illusione di normalità.

3) Incontro 8 aprile 2014 ore 20.30: Giovanni Bianconi

Presentazione a cura di Manlio Milani, Presidente della Casa della Memoria di Brescia

Figli della notte. Gli anni di piombo raccontati ai ragazzi di Giovanni Bianconi 2014 – ed. Baldini & Castoldi  (collana 56). Come spiegare gli anni di piombo ai ragazzi di oggi? Come spiegare che in quegli anni si poteva morire ammazzati per strada perché appartenenti allo schieramento politico avverso, o perché considerati simboli di uno Stato che si voleva “abbattere”, o peggio perché nel posto sbagliato al momento sbagliato? Questo libro sceglie la prospettiva di quelli che allora erano bambini e ragazzi. Racconta di figlie che hanno asciugato per strada il sangue del padre poliziotto, o che hanno potuto conoscerlo solo attraverso il video registrato dai suoi aguzzini; racconta la quotidianità di un magistrato che condivideva col figlio l’amore per i fumetti e il calcio, e quella di un ragazzino che aiutava il padre a tenere la contabilità in un quaderno, distrutto come la sua esistenza nell’esplosione di piazza Fontana. In questo racconto corale e intimo, al di qua di ogni verità giudiziaria o lacerazione ideologica, ritroviamo tutti il senso vissuto e unitario di quella guerra civile che ha cambiato il Paese per sempre.

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