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Introduzione al Convegno “Giuseppe Zanardelli: Un Bresciano e la Nazione da costruire”

Perché Giuseppe Zanardelli, il bresciano Zanardelli, il patriota, il giurista, il politico, lo statista, il promotore della modernizzazione economica e statuale della nazione italiana dovrebbe essere importante per noi oggi? 

04_convegno Giuseppe Zanardelli _ 16 ottobre 2010

**      Forse perché, osservandolo da una prospettiva un po’ localistica,  fu uno dei massimi fautori della realizzazione della ferrovia Brescia-Iseo-Edolo e, quindi, del reinserimento della Valcamonica nel processo di trasformazione e rilancio della siderurgia e metallurgia bresciana dopo la grave crisi che tra il XVIII e il XIV secolo aveva minato e messo fuori combattimento il vecchio sistema produttivo basato sulle miniere, i forni fusori e le fucine artigianali?

 **      O forse Zanardelli è più importante per noi per il contributo che, come giovane patriota, diede alla liberazione della Lombardia, di Brescia e della stessa Valle Camonica (che allora era ancora l’estrema appendice della provincia bergamasca) dall’occupazione asburgica?  

**      Forse, però, è ancor più importante come uomo di legge, per le sue battaglie beccariane contro la pena di morte, per l’introduzione di norme innovative a tutela del lavoro femminile e sull’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni o per il celebre Codice Penale del 1889 (rimasto in vigore fino al 1930), che ancora porta il suo nome, intriso di umanesimo e di brescianissimo senso pratico?         

**      Quel senso che lo portò a sostenere, nella Relazione al Re, che “le leggi devono essere scritte in modo che anche gli uomini di scarsa cultura possano intenderne il significato; e ciò deve dirsi specialmente di un codice penale, il quale concerne un grandissimo numero di cittadini anche nelle classi popolari, ai quali deve essere dato modo di sapere, senza  bisogno di interpreti, ciò che dal codice è vietato”.  

**      Quel Codice Penale che abolì la pena di morte, riconobbe, per la prima volta, una seppur timida libertà di sciopero e sancì la uguale tutela di tutte le fedi religiose. E ben si capisce perciò quanto sia attuale la sua figura.  

**      O, magari, Zanardelli è più importante come leader politico, più volte ministro e capo del governo a partire dal 1876, estensore nel 1882 dell’elettorato attivo da 600.000 a due milioni e mezzo di cittadini, assertore della estensione della partecipazione alla conduzione statuale delle classi lavoratrici?  

**      O, ancora, è importante per la sensibilità dimostrata verso le problematiche della parte più arretrata della nuova nazione, intuendo, già allora, che, senza sviluppo del Meridione, l’Italia sarebbe sempre rimasta una nazione dimezzata?  

Di tutto ciò ci parleranno i nostri illustri relatori.

  Prima di presentarveli, devo però rivolgere  alcuni sentiti ringraziamenti a chi ha collaborato con me per rendere possibile questo Convegno e questa mostra: 

–      innanzitutto i relatori, che hanno accettato di convenire qui a Breno e di affrontare gli argomenti loro assegnati, nei ristrettissimi tempi che una mattinata consente; 

–      l’Amministrazione Comunale di Breno e la Comunità Montana di Valle Camonica che, nelle persone del Sindaco Dr. Sandro Farisoglio e della Vice-sindaco, nonché Assessore alla Cultura della Comunità Montana, Dott.ssa Simona Ferrarini, si sono messi a disposizione per trovare la degna collocazione del convegno e della mostra in questo Palazzo della cultura, già sede della scuola media Tonolini che io stesso frequentai, ahimé, ormai troppi decenni or sono;

 –      i soci del Circolo culturale Ghislandi che hanno collaborato fattivamente, partecipando alle fasi preparatorie o anche solo dando la disponibilità di uno o più pomeriggi per garantire l’apertura al pubblico della mostra nei prossimi 14 giorni; 

–      il dirigente scolastico Prof. Mario Martini e gli insegnanti dei plessi di Breno e Darfo che hanno qui voluto far intervenire alcune classi dei rispettivi istituti; 

–      gli studenti qui venuti, ai quali vorrei raccomandare la massima attenzione, anche in considerazione del fatto che l’argomento trattato potrebbe tornare utile in sede d’esame;

 –      gli sponsor dell’iniziativa; nell’ordine: il Gruppo Valle Camonica Servizi, la Cooperativa Sociale Il Leggìo e la società Camuna Installazioni; 

–      ringraziamenti particolari devo rivolgerli a Guido Mensi per il supporto dato all’organizzazione e a Carlo Ducoli del Sistema Bibliotecario comprensoriale per l’ineccepibile predisposizione dei locali e della strumentazione  

Passo ora alla presentazione dei nostri relatori:

 – cominciamo con la Prof.ssa Francesca Avancini Pezzotti, che ci parlerà de “L’ambiente brenese negli anni di Zanardelli”. Lei stessa brenese, già docente presso l’Istituto magistrale Tovini e il Liceo Golgi di Breno, sezione Classico, è una profonda conoscitrice della storia valligiana. Da molti anni si dedica alle ricerche su Breno, sulla Valle e sull’alpinismo camuno.Responsabile dell’archivio parrocchiale di Breno, fa parte del nucleo dei fondatori e del Consiglio direttivo dell’Associazione “Università 2000 – Centro S.Siro” per la quale o il quale ricopre l’incarico di direttrice dei corsi.

– il Dott. (Avvocato) Alessandro Bertoli, che ci parlerà invece a proposito di “Zanardelli e l’equilibrio d’Europa (1901-1903). Ipotesi su una lettera di Napoleone III scoperta tra le carte dello Statista”, originario di Desenzano del Garda, resiede nel capoluogo provinciale. Giovanissimo (classe 1984) e ancora fresco di laurea (si è infatti laureato in Giurisprudenza a Parma nel 2008 con tesi specialistica in Diritto Romano, ma già prima laureatosi a Brescia con una laurea triennale e una tesi in Storia del diritto moderno e contemporaneo). Attualmente sta svolgendo la pratica forense in Brescia e, a dimostrazione delle sue spiccate sensibilità extrascolastiche ed extra professionali (oltre che ovviamente professionali), ha svolto anche l’attività di Guida turistica autorizzata per la provincia di Brescia, ha pubblicato saggi di storia locale e di riflessioni e ha collaborato e collabora con varie riviste specializzate.E’ altresì curatore della mostra che inaugureremo alla conclusione della mattinata. 

– l’On.le Prof. Paolo Corsini, che ci intratterrà su “Giuseppe Zanardelli e la sofferta trasposizione degli ideali risorgimentali nell’Italia liberale”, è originario di Adro ed è tante altre cose che ho dovuto fare un sunto per non sottrarre troppo tempo al convegno. Laureato in Lettere Classiche, docente di Storia Moderna all’Università di Parma, sindaco di Brescia dal 1992 al 1994 e poi ancora dal 1998 al 2008, deputato dal 1996 al 1998 e poi di nuovo rieletto per il Partito Democratico a conclusione (ci auguriamo provvisoria) della sua esperienza amministrativa, componente della III Commissione Affari Esteri e Comunitari di Montecitorio. Saggista, conferenziere, studioso della storia e della cultura bresciana, “amico” della Valle Camonica, per la quale più volte si è speso con generosità (e l’ambiente forense camuno gli è ancora grato per l’impegno profuso per il mantenimento a Breno della Sezione distaccata del Tribunale). 

E adesso passiamo la parola al primo dei relatori.

(Il Presidente del Circolo Ghislandi Avv. Pier Luigi Milani, moderatore nel Convegno)

01_convegno Giuseppe Zanardelli _ 16 ottobre 2010  02_convegno Giuseppe Zanardelli _ 16 ottobre 2010  03_convegno Giuseppe Zanardelli _ 16 ottobre 2010  05_convegno Giuseppe Zanardelli _ 16 ottobre 2010  07_convegno Giuseppe Zanardelli _ 16 ottobre 2010  09_convegno Giuseppe Zanardelli _ 16 ottobre 2010  10_convegno Giuseppe Zanardelli _ 16 ottobre 2010  11_convegno Giuseppe Zanardelli _ 16 ottobre 2010  12_convegno Giuseppe Zanardelli _ 16 ottobre 2010  13_convegno Giuseppe Zanardelli _ 16 ottobre 2010  14_convegno Giuseppe Zanardelli _ 16 ottobre 2010  15_convegno Giuseppe Zanardelli _ 16 ottobre 2010

Presentiamo tre brevi riprese video degli ambienti della mostra  al Palazzo della Cultura di Breno (BS) dedicati a “GIUSEPPE ZANARDELLI, UN UOMO E LA NAZIONE DA COSTRUIRE” aperta dal 16 al 29 ottobre 2010.

http://vimeo.com/15929574 , http://vimeo.com/15930201 , http://vimeo.com/15930549

Presentiamo tre brevi riprese video della relazione introduttiva dell’Avv.Pier Luigi Milani, presidente del Circolo Ghislandi.

1^ parte   ,  2^ parte  ,  3^ parte

A seguire potete visionare alcune spezzoni degli interventi dei relatori:

Prof.ssa Francesca Avancini Pezzotti

Dott. Alessandro Bertoli

On. Prof. Paolo Corsini

A chiusura del convegno, prima dell’inaugurazioen della mostra è stata cantata la rarissima versione originale del 1902 che termina con un “fance scialà!”;  eseguita dal soprano Tea Franchi, accompagnato da Dario Covucci alla chitarra classica. 

canzone “Torna a Surriento”, all’inaugurazione della Mostra su Zanardelli”

inaugurazione mostra

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