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Relazione del Presidente all’assemblea sociale del Circolo Culturale GUGLIELMO GHISLANDI del 1° aprile 2017

Relazione del presidente all’assemblea del circolo culturale Ghislandi del 1 aprile 2017

Non più di due tre anni fa, nel mio latente e a volte riaffiorante cupo pessimismo, io davo il Circolo per spacciato. Pensavo che non avesse più un futuro e non riuscisse a raccogliere il necessario consenso e le indispensabili adesioni per poter continuare. Fortunatamente era rimasto a crederci il presidente emerito che con costanza, caparbietà, tenacia ha sempre sperato in una possibile primavera sempre in arrivo dopo le stagioni fredde. Aveva ragione lui. Io sono arrivato a mietere il grano, in una nuova stagione che pare foriera di nuove soddisfazioni e nuovi raccolti, quando altri l’avevano seminato e avevano curato il campo senza mai perdere la speranza.

Il Circolo vive perché Pier Luigi Milani, Mariella Minini, Mimmo Franzinelli danno quotidianamente un contributo fondamentale di impegno, idee, indirizzo culturale. Non tolgo nulla a tutti gli altri membri del Consiglio, ma, credo che converranno con me, che le colonne di questa associazione sono i tre che ho appena nominato.

Forse si sta aprendo una nuova stagione per la cultura in Valle Camonica. Mi hanno fortemente impressionato due dati. L’afflusso di centinaia di persone al Parco di Luine in occasione di una visita guidata organizzata dal sito Unesco il 12 marzo, e la partecipazione alla giornata del Fai di sabato e domenica scorsi: non più centinaia, ma migliaia di persone che vogliono conoscere i beni culturali della valle e si mettono in coda per visitarli. E’ probabile anche che maturino un sentimento di orgoglio di appartenenza, che è la premessa indispensabile per la cura e per il rilancio. All’interno di questa allegra sinfonia debbo purtroppo segnalare una nota stonata: l’alta valle non ha ancora maturato la stessa sensibilità che mi pare invece stia man mano diventando patrimonio diffuso nella media e nella bassa. Tre osservazioni: da Edolo in su le iniziative culturali sono scarse e la partecipazione è misera. Un concerto di altissimo livello dei fiati di Valcamonica a Edolo ha visto, due domeniche fa, una partecipazione della cittadinanza del capoluogo dell’alta valle a dir poco ridicola. L’Università che abbiamo la fortuna di avere sulla porta di casa è ancora ingiustamente osteggiata proprio dagli abitanti dei comuni circostanti.

Ma bando alle note negative.

…. continua 

Relazione del presidente all’assemblea del circolo culturale Ghislandi del 1 aprile 2017

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