Skip to content
Archivio articoli per la categoria celebrazione.

100 anni di Pasolini. 3 film per ricordarlo

Nel centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini (Bologna, 5 marzo 1922  – Roma, 2 novembre 1975) celebriamo il poeta-regista con una rassegna di 3 suoi capolavori restaurati.

GIOVEDÌ 14 aprile: “ACCATTONE”
presenta la rassegna STEFANO MALOSSO
La miseria materiale e morale, la sensualità senza ideali, l’atavico e superstizioso cattolicesimo pagano di un sottoproletario della periferia romana. Questo, secondo Pasolini, il suo Accattone, film d’esordio che supera l’esperienza del neorealismo per restituire il dramma epico-religioso di un mondo pre-borghese. 

GIOVEDÌ 21 aprile:  “UCCELLACCI E UCCELLINI”
Il viaggio picaresco di un padre e un figlio (la splendida, inattesa coppia Totò-Ninetto Davoli), accompagnati da un corvo parlante, lungo le strade dell’Italia del boom economico e della Nuova Preistoria. Incontrano artisti girovaghi bidonisti, ingegneri padronali, miseri contadini, fiorenti prostitute e dantisti dentisti. Pasolini racconta la crisi dell’ideologia marxista in chiave fiabesca. (rch) 

GIOVEDÌ 28 aprile: “MAMMA ROMA”
Mamma Roma, ex prostituta, sogna per il figlio adolescente Ettore un avvenire conformista e piccolo-borghese. Senza accorgersene, lo spinge verso l’infelicità e la morte. Uno dei nodi drammatici più intensi del film è il contrasto, anche fisico, fra la vitalità irruenta e sanguigna di una grande Anna Magnani e l’apatia opaca del non attore Ettore Garofolo. (Roberto Chiesi)

Iniziativa del Cinema GARDEN MULTIVISION in collaborazione con il Circolo culturale Guglielmo Ghislandi

Pasolini-100_cinema Garden -Ghislandi

 

Convegno-Mostra Catalogna bombardata

CONVEGNO-MOSTRA LA GUERRA di SPAGNA (1936-39)

Commemorazione 80° anniversario della Guerra Civile Spagnola (1936-’39)
In memoria di un evento di così grande rilevanza, è doveroso ricordare una vicenda poco conosciuta che ha visto un ruolo decisivo dell’Italia fascista, sia pure in collaborazione con la Germania di Hitler e la Spagna di Franco: i bombardamenti navali ed aerei, iniziati il 30 ottobre 1936, su Barcellona e sulla Catalogna considerati come i primi bombardamenti terroristici contro i civili di una grande città militarmente indifesa.

sito dedicato alla mostra Catalogna bombardata

CONVEGNO presso l’Auditorium Liceo Golgi – Breno

Giovedì 29 settembre 2016

Mattino ore 11

  • Visita alla mostra a cura di Doriano Maglione, del comitato promotore nazionale
  • Presentazione del convegno a cura del prof. Giancarlo Maculotti, presidente del Circolo Culturale Ghislandi
  • Carlo Antonio BarberiniDinamiche e conseguenze della guerra di Spagna
  • Mariella MininiAntifasciste italiane in terra di Spagna

Pomeriggio ore 16.30

  • Carlo Antonio BarberiniDinamiche e conseguenze della guerra di Spagna
  • Mimmo FranzinelliFascisti e antifascisti nella guerra di Spagna
  • Mariella MininiAntifasciste italiane in terra di Spagna
  • Roberto CucchiniI bresciani nelle brigate internazionali
  • Vittorio VolpiUn volontario camuno: il legionario Oberto Ameraldi

La Mostra è allestita presso il Liceo Golgi di Breno da lunedì 26 settembre a sabato 1 ottobre 2016, presso il Palazzo della Cultura di Breno da lunedì 3 a sabato 8 ottobre. L’ orario di visita coincide con gli orari di apertura.

locandina-mostra-convegno-catalogna-bombardata   Adobe Photoshop PDF

locandina-mostra-convegno-catalogna-bombardata

pieghevole-esterno   pieghevole-interno

Il racconto di Gino

Presentazione di “Il racconto di Gino” – 2 Luglio 2016 ore 21 a Cevo, Sala Consiliare

Locandina Gino 2016

I sentieri della Libertà

Lunedì 25 Aprile 2016

In occasione dell’anniversario della liberazione è stata organizzata una passeggiata lungo i sentieri della resistenza della Concarena. Da Malegno si parte alle ore 8.30 dalla piazza Casari, per poi unirsi con i partecipanti di Cerveno e Lozio presso il ristoro dei Monti di Cerveno.

Locandina pdf

discorso 25 aprile 2016 ai Monti di Cerveno _Pier Luigi Milani

Anna Kuliscioff – I diritti delle donne

Anna Kuliscioff - I diritti delle donne

È stata definita “il miglior cervello del socialismo italiano” e “un pugno di ferro in un guanto di velluto”. Per le femministe milanesi era “la zarina Anna” e per la Milano proletaria “la dottora dei poveri”.

Ma per molte giovani dell’epoca era semplicemente un mito. Ad Anna Kuliscioff  “Il Tempo e la Storia”il programma di Rai Cultura condotto da Massimo Bernardin. Ospite del programma, la professoressa Silvia Salvatici ripercorre la sua storia, legata al movimento anarchico internazionale e al socialismo italiano, negli anni della belle époque.

Esule russa rifugiata in Svizzera, la Kuliscioff fa sua la causa del socialismo italiano dopo l’incontro con l’allora anarchico, ma futuro primo deputato socialista alla Camera, Andrea Costa, insieme al quale avrà una figlia.

Ma diventa protagonista della scena politica del nostro Paese solo dopo l’incontro con Filippo Turati, che deve al sostegno teorico e psicologico della compagna il suo ingresso in politica. Insieme i due fondano nel 1891 la rivista “Critica Sociale” e, l’anno seguente, il Partito dei Lavoratori Italiani, che, qualche anno dopo, cambierà nome in Partito Socialista.

Anna Kuliscioff è ricordata anche come un pilastro del movimento femminile italiano, grazie ai suoi scritti, alle sue battaglie e alle sue scelte di vita, che coniugano l’attività politica con una laurea in medicina, il lavoro di ginecologa e una figlia cresciuta fuori dal matrimonio.

La Conferenza sul “Monopolio dell’uomo”da lei tenuta nel 1890 al Circolo Filologico Milanese (in cui era al tempo preclusa l’iscrizione alle donne) può essere considerata il “Manifesto della questione femminile italiana” che pone sotto una nuova luce, anche per gran parte dei socialisti del tempo, la questione della subordinazione femminile nella società e nella famiglia, negando che sia un fatto naturale antropologico. Solo il lavoro sociale, retribuito al pari dell’uomo, può portare la donna alla conquista della libertà, della dignità e del rispetto; senza questo il matrimonio non fa che umiliarla in un dramma che le toglie la dignità e l’indipendenza. Netto è il suo distacco dal “femminismo” che considera un fenomeno borghese.

Ispirati dagli archivi

Il Circolo Ghislandi ha aderito con il proprio archivio storico alla Settimana degli archivi, che l’Anai ha organizzato tra il 14 e il 19 marzo su tutto il territorio nazionale e anche in alcuni paesi stranieri.
Abbiamo organizzato una iniziativa con ingresso libero presso la sede dell’archivio nel pomeriggio di giovedì 17/03 dalle ore 17.00 alle 18.30.
Il nostro contributo all’iniziativa, per valorizzare e presentare anche a un pubblico non specialistico l’immenso patrimonio degli archivi italiani, di rivendicare il ruolo strategico degli archivisti per la sua corretta tutela e conservazione e di richiamare l’attenzione delle autorità sulle risorse e sui mezzi necessari a preservarlo.
locandina ispirati dagli archivi Circolo Ghislandi_giovedì 17 marzo 2016_web
Condividiamo l’importanza di mostrare il valore degli archivi come strumento di efficienza operativa, di difesa dei diritti e di memoria della comunità, i sottoscritti  esprimono la loro adesione alla iniziativa degli archivisti italiani Ispirati dagli archivi.

Cento anni di montagna

TGR Ambiente Italia del 27/12/2014

La montagna intesa come luogo di vita, di natura e di paesaggi incantati, ma anche terra di divisione e di confine, dove si è combattuto e si è decisa la storia di interi popoli. A cento anni dallo scoppio della prima guerra mondiale, “Ambiente Italia” – il settimanale della Tgr curato e condotto da Beppe Rovera, in onda sabato 27 dicembre alle 12.55 su Rai3 – ripercorre gli itinerari della memoria, analizza la situazione odierna e traccia le possibiliprospettive delle nostre aree montane. In studio, tra gli ospiti, il giornalista Roberto Mantovani, alpinista e studioso di montagna, Federica Corrado, ricercatrice del Politecnico di Torino e presidente italiana di Cipra (Commissione internazionale per la protezione delle Alpi) ed Enrico Borghi, presidente dell’Uncem, a capo della neo costituita “Commissione per le politiche della montagna” dell’Anci. In collegamento da Roma, Carlo Alberto Pinelli, regista, ambientalista, alpinista, co-fondatore dell’Associazione Mountain Wilderness International, autore del recente film “La storia di Cino. Il bambino che attraversò le montagne”, realizzato sulle Alpi Marittime. La montagna è anche museo a cielo aperto, con i camminamenti, le trincee, i baluardi e i ripari scavati dai soldati nella roccia. “Ambiente Italia” ci porta in val di Susa, vicino a Bardonecchia, dove sorge la più grande fortificazione delle Alpi Cozie, il forte Bramafam, costruito alla fine dell’Ottocento, adibito a campo di prigionia per gli austriaci nella Grande Guerra, avamposto tedesco dal ’43 al ‘45, gestito oggi dall’Associazione per gli Studi di Storia e Architettura Militare. Il viaggio prosegue, poi, da Nord a Sud, fino al Vesuvio, ripreso dalle telecamere degli Alleati nel ’44, durante l’ultima eruzione. Qui il vulcanologo americano Flavio Dobran, che ha ipotizzato una futura disastrosa esplosione con un milione di vittime, ha incontrato gli studenti dell’Istituto Francesco d’Assisi – Don Bosco di Torre del Greco, città che si trova nella zona rossa, quella più a rischio in caso di eruzione. La colonna sonora della puntata è affidata al coro degli Alpini dell’A.N.A. di Torino che intoneranno strofe di canzoni che ci riporteranno indietro nel tempo.